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Il senso di sicurezza


Il senso di sicurezza è alla base dello sviluppo psichico, emotivo, fisico degli essere viventi.
Indipendentemente dal fatto di esserne più o meno consapevoli, istintivamente ricerchiamo e preferiamo luoghi in cui abitare che ci trasmettano sicurezza.
Quando nell’ambiente in cui viviamo la percezione di protezione è debole, a nulla servono sistemi d’allarme, dispositivi anti intrusione, telecamere o grate alle finestre.
Se la casa – il nostro nido – è incapace di sostenere questo bisogno primario, facilmente il nostro sistema psico-fisico entra in stress – in questo caso si tratta di uno stress di origine ambientale – che sommato ad altri stati di tensione (ad esempio stress alimentari, relazionali, lavorativi, etc.) potrà condurci a livelli di sovraccarico tali da alterare profondamente il nostro equilibrio.
Per sentirci centrati, radicati, sostenuti nell’affrontare le sfide del nostro quotidiano, abbiamo bisogno di ricevere sostegno e senso di sicurezza dal contesto che ci circonda, sia in ambito abitativo che lavorativo.

Il Feng Shui sostiene il nostro senso sicurezza!

Forse non tutti sanno che il Feng Shui nasce più di 7.000 anni fa in Cina prima di tutto per rispondere al nostro bisogno di sicurezza e protezione attraverso l'ambiente.
In epoche ben più recenti – siamo negli anni 50’ del secolo scorso – dall’altra parte del mondo – negli Stati Uniti – anche lo psicologo Abraham Maslow arrivò alle stesse conclusioni, posizionando la “sicurezza” al secondo posto della sua piramide dei bisogni, preceduta solo da quelli fisiologici di respirare, bere, mangiare e dormire.
Qualche decennio più tardi, Glen Cooper, Kent Hoffman e Bert Powell (tutti psicologi statunitensi) creavano una metodologia di intervento nella relazione genitore-bambino dal nome “Circolo della fiducia”, che ha alla base l’indiscussa necessità di trasmettere senso di sicurezza ai nostri piccoli, per consentirgli uno sviluppo cognitivo e fisico ottimale.
Si parla quindi di “sicurezza” a più livelli: come bisogno primario, come necessità emotiva e relazionale, e – tema a noi caro – come esigenza fisica e spaziale.
Nella visione olistica che perseguiamo – e che il Feng Shui sostiene – non c’è separazione fra mente/corpo e ambiente.
Agire quindi sul piano ambientale e spaziale significa aiutare la persona a vivere con maggiore sostegno il quotidiano, nutrendo le basi del suo benessere e offrendogli l'opportunità di esprimere al meglio i suoi talenti.

In che modo l'ambiente ci trasmette sicurezza?

Alla base del corpus teorico del Feng Shui troviamo la Scuola della Forma.
Il nome stesso richiama l’importanza delle forme – dei pieni e dei vuoti – e della sensazione trasmessa da queste nel contesto circostante e negli interni dell’abitazione.
Se schematizziamo l’ambiente esterno suddividendolo in due assi, quello “dietro-davanti” è sempre il primo – per importanza – ad essere analizzato.
Questa polarità nel Feng Shui è chiamata Tartaruga-Fenice.
Nella cultura cinese ogni concetto è tradotto con un’immagine, e quale migliore associazione per descrivere il senso di protezione dietro le spalle – la Tartaruga – e la necessità di apertura e visibilità davanti – la Fenice.
Quando l’abitazione è circondata sul retro da forme che trasmettono contenimento, e presenta davanti conformazioni ambientali che consentono visibilità e controllo sul territorio circostante, allora abbiamo fatto un primo grande passo per sostenere il senso di sicurezza degli abitanti.
Questo importantissimo principio è applicato anche all’organizzazione degli ambienti interni della casa, e andando ancora più nel dettaglio, alla camera da letto.

Dormire bene è alla base del nostro benessere

Abbiamo visto che per Maslow 'dormire' è alla base della piramide ed è uno dei bisogni primari dell’uomo.
Sappiamo che durante il ciclo del sonno avvengono importantissimi processi di rigenerazione del corpo, indispensabili per farci sentire energici e pronti per affrontare la giornata; la qualità del sonno è quindi determinante per un buon equilibrio psico-fisico.
Ma chi vigila sul nostro senso di sicurezza mentre dormiamo?
E’ il nostro istinto profondo (il cervello arcaico o anche chiamato cervello rettiliano da MacLean nella sua Teoria dei Tre Cervelli) che abbiamo in comune con i mammiferi.
Quando dormiamo in ambienti con conformazioni che non trasmettono sicurezza, il nostro istinto profondo attiva una reazione fisica-ormonale chiamata Fight or Flight (combatti o scappa) che – producendo adrenalina e noradrenalina – ha lo scopo di mettere in allerta l’organismo.
Così facendo, il sonno diventa molto leggero, spesso disturbato, fino ad arrivare anche all’insonnia.
Se il disturbo del sonno è quindi di origine ambientale, non appena modifichiamo le condizioni della camera (ad esempio spostando gli arredi, collocando il letto in un punto protetto, che trasmette senso di sicurezza) immediatamente dormiamo meglio.

Ecco quindi tre importanti accorgimenti da osservare sempre nell'organizzazione della camera da letto, che non hanno la pretesa di essere esaustivi, ma di fornire più consapevolezza sulle priorità che seguiamo nel disporre gli arredi in questo ambiente.
1- Prima di tutto posizioniamo sempre la testata del letto contro una parete: abbiamo bisogno di sentire protezione dietro di noi per riuscire a rilassarci.
2- Mettiamo la testata del letto in una posizione che sia il più distante possibile dalla porta d’ingresso della stanza: in questo modo non avremo la sensazione di essere troppo esposti al punto più attivo della camera, la porta.
3- Evitiamo elementi incombenti sopra il letto, ad esempio grandi lampadari, ventilatori, oggetti pesanti appesi sulla parete di testata del letto (come quadri con grosse cornici, mensole stracolme di oggetti, etc.): esagerando, è come se pretendessimo di riuscire a rilassarci con un grande masso che sta per caderci addosso!
Provate a seguire questi primi passi e scriveteci per raccontarci cosa è cambiato nel vostro sonno!